Vediamo quali sono le parti del discorso in giapponese.
Nomi e aggettivi giapponesi
In giapponese non esiste una distinzione di genere e numero, ciò significa che non esistono forme differenti per i nomi o gli aggettivi maschili e femminili così come non esiste una differenza fra plurale e singolare la parola kodomo (子供) può significare bambino, ma anche bambina o bambini o bambine.In genere è il contesto a suggerire la corretta traduzione in altri casi il genere viene specificato con l’aggiunta di un nome che indica il genere ad esempio 女の子per bambine o 男の子 bambini dove女 sta per “donna, femmina” e 男“uomo, maschio”.
Verbi giapponesi
I verbi si trovano sempre a fine frase e si dividono in due gruppi:
ichidan che mantengono sempre la stessa vocale nelle diverse basi (tabenai / tabemasu / taberu / tabereba / tabeyo );
godan alla radice si aggiunge una delle 5 vocali a seconda della base. (yomanai / yomimasu / yomu / yomeba / yomō);
Esistono poi di origine cinese che si formano aggiungendo il verbo suru (=fare) a dei nomi come benkyō suru (=studiare).
Avverbi
Gli avverbi sono indeclinabili come in italiano e si formano a partire dagli aggettivi
Postposizioni
Nella lingua giapponse poi si usano delle postposizioni che seguono il termine cui si riferiscano marcandone il caso ad esempio la postposizione ga marca il soggetto della frase.