Risulta essere importante evitare, se possibile, l’installazione di asciuga biancheria elettriche, che fanno più che raddoppiare la nostra bolletta energetica per la cura dei panni. Senza contare il costo dell’acquisto. Tra l’altro, non tuti i capi possono essere asciugati in questi apparecchi (guardate il libretto di istruzioni ed etichetta dei capi).
Se ritenete che nel vostro caso sia comunque necessario acquistare un’asciugatrice è preferibile sceglierla di classe A, ottenendo un risparmio notevole sull’elettricità. Un ciclo di asciugatura per 5 Kg di biancheria può utilizzare da 1,5 KWh (circa 0,27 € in modelli di classe A) a 3,5 KWh (0,63 € in modelli di classe C). In generale, i modelli a pompa di calore, come quelli indicati in questa guida, consumano meno rispetto alle asciugatrici con resistenza elettrica.
In ogni caso, utilizzate l’asciugabiancheria solo quando le condizioni ambientali lo richiedono, altrimenti i panni possono facilmente asciugare al sole (o nel locale caldaia, se ne avete uno). Cercate di utilizzarla sempre a pieno carico, per evitare sprechi di energia. Per questo motivo sarebbe opportuno scegliere un’asciugatrice con la stessa capacità della vostra lavatrice. Pulite filtro e vaschetta ad ogni asciugatura.
Se invece non avete l’asciugabiancheria, può essere utile sfruttare la centrifuga della lavatrice, eventualmente ripetendola due volte. La centrifuga riduce l’umidità in eccesso e, quindi, i tempi di asciugatura. Quando stendete i panni, prima scuoteteli con forza e fate attenzione al posizionamento. Meno pieghe si formano, più rapida sarà la stiratura. Potrete così risparmiare tempo e denaro.